Tag: rivoluzione

Tunisia, il tappo del regime è saltato

La Tunisia è in assemblea permanente. L’effervescenza partecipativa e la rivendicazione continua non riguardano solo la capitale: in ogni località ci si imbatte in presidii e cortei spontanei. I giovani discutono sulle sorti della rivolta e sui tentativi di normalizzarla. , da il manifesto, 4 maggio 2011 Basta passeggiare in avenue Bourghiba, a Tunisi, per […]

Tunisia in assemblea permanente. E ovunque

Basta passeggiare in avenue Bourghiba, a Tunisi, per rendersi conto dell’euforica passione per la libertà che ha preso i tunisini e le tunisine. A ogni ora della giornata, i tavolini all’aperto dei caffè sono affollati d’ogni genere di avventori: giovani abbigliati nei modi più diversi, ragazze «velate» accanto ad altre che ostentano piercing e capelli […]

Non è solo indifferenza

«In fondo che ne sappiamo, di queste rivolte?», obietta l’amico, un vecchio compagno di solito ben orientato. «Come andranno a finire? Non scordiamoci dell’Iran e dell’abbaglio che prendemmo allora! Forse è meglio la stabilità attuale, per quanto non ci piaccia, che il rischio del caos e dell’islamismo». Replico con ogni argomentazione possibile, gli oppongo dati […]

Discutendo di forme di lotta e di soggettività

, da Liberazione, 21 dicembre 2010 Com’era prevedibile, la follia repressiva e autoritaria del potere si è scatenata senza freni. Non per caso, i portavoce più strepitanti ne sono i fascisti mai pentiti che siedono sui banchi del governo: gli ex mazzieri, gli specialisti in strategia della tensione, che oggi propongono arresti preventivi da ventennio […]

L’empatia DI DE MARTINO – VECCHI STRUMENTI UTILI PER LEGGERE NUOVI SIMBOLI

«Solo più tardi, come militante della classe operaia nel Mezzogiorno d’Italia, mi resi conto che il ‘naturalismo’ della etnologia tradizionale si legava al carattere stesso della società borghese, che fra le condizioni di esistenza, per es. dei braccianti delle Murge e l’inerzia storiografica delle scritture etnologiche e folkloristiche vi era una connessione organica»: così scriveva […]

Vite di «sans papiers» nelle regioni italiane

Lo ammettiamo: Viaggio nell’Italia dell’immigrazione (Roma 2007), libro che prende spunto dagli incontri nelle regioni del ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero, è una piccola sorpresa. Ci aspettavamo una pubblicazione convenzionale, ingessata, autoincensatoria; questa ha invece uno stile quasi-etnografico, costruita com’è con il contributo delle associazioni che lavorano sul campo. Comparsa come supplemento del settimanale […]

La perversione del linguaggio politico della sinistra

«Quanto più si dissolve l’aspettativa razionale di un mutamento reale del destino della società», tanto più rispettosamente i dirigenti «venerano gli antichi nomi: massa, solidarietà, partito, lotta di classe». Così scriveva Adorno in uno dei frammenti di Minima Moralia. Basta eliminare «lotta di classe», caduto in disuso, ed aggiungere «nonviolenza», «pace», «movimenti» perché quel lucido […]

Gli scarti sociali in rivolta

Ora che nelle banlieues i fuochi sono spenti, il rischio che corriamo è d’essere sommersi da una valanga di commenti e analisi. Com’è accaduto per i ricorrenti affaires del «velo», anche i tumulti d’autunno stanno ispirando un’ipertrofia mediatica che non è sicuro giovi alla loro comprensione. Ognuno, infatti, si esercita a leggere in questo spontaneo […]

Cpt, gli eufemismi che velano gli orrori

S e si volesse tracciare una storia dei Cpt, sarebbe opportuno ripercorrerla fin dagli esordi, per comprendere come e perché sia nato questo mostro giuridico, inedito nella storia della repubblica italiana fino al 1998, quando venne istituito dalla legge detta Turco-Napolitano. In questa sede ci limitiamo a ricostruire un frammento della sua storia semantica, per […]

Libere per legge? Il rovescio del velo

Nei tardi anni Settanta le ragazze che eravamo d’un tratto si tolsero minigonna e jeans attillati per indossare lunghe gonne fiorate. La gonna femminista dilagò nelle scuole e nelle università e non vi fu preside o professore che riuscì ad avere ragione di questo segno ostentatorio. Non tutte forse ne erano consapevoli ma quel modo […]