Categoria: Il manifesto

L’Italia del grande cinema rimuove il nostro razzismo

Perché la filmografia italiana più recente non sa rappresentare gli Altri? Perché continua ad essere efficace quando racconta l’emigrazione italiana (si pensi all’intenso «Nuovomondo» di Crialese) e per lo più fallisce quando si cimenta con l’impresa di narrare l’immigrazione in Italia? Com’è possibile che ancor oggi, dopo un trentennio di ricerca storiografica sulle guerre coloniali […]

Antisemitismo, con delitto

Il fatto di cronaca, avvenuto di recente nella regione parigina, è ben noto e, per quanto atroce, forse sarebbe stato presto archiviato dai mass media se la vittima non fosse stata un giovane ebreo: Ilan Halimi, sequestrato per ventitrè giorni e torturato a morte da una banda di giovani balordi, che avevano tentato invano di […]

Gli scarti sociali in rivolta

Ora che nelle banlieues i fuochi sono spenti, il rischio che corriamo è d’essere sommersi da una valanga di commenti e analisi. Com’è accaduto per i ricorrenti affaires del «velo», anche i tumulti d’autunno stanno ispirando un’ipertrofia mediatica che non è sicuro giovi alla loro comprensione. Ognuno, infatti, si esercita a leggere in questo spontaneo […]

Cpt, gli eufemismi che velano gli orrori

S e si volesse tracciare una storia dei Cpt, sarebbe opportuno ripercorrerla fin dagli esordi, per comprendere come e perché sia nato questo mostro giuridico, inedito nella storia della repubblica italiana fino al 1998, quando venne istituito dalla legge detta Turco-Napolitano. In questa sede ci limitiamo a ricostruire un frammento della sua storia semantica, per […]

Con l’arma impropria dell’universale

Apartire dal fatidico 11 settembre, uno spettro è tornato ad aggirarsi per l’Europa: il «relativismo culturale». In Italia soprattutto, non v’è articolo, commento, intervista su controversie riguardanti i rapporti fra «noi» e gli «altri» che non si apra o si chiuda con un’invettiva contro il relativismo. Che si tratti della questione del foulard detto islamico […]

La legge francese che divide e il rifiuto comune di ogni interferenza

Alma e Lila Lévy, cittadine francesi di sedici e diciotto anni, sono state espulse, a ottobre del 2003, da un liceo di Aubervillers, comune «rosso» della banlieue parigina, per essersi rifiutate di togliere il velo islamico. Il caso delle due sorelle, figlie di un avvocato ateo, comunista, di famiglia ebraica e di un’insegnante d’origine algerina, […]

Libere per legge? Il rovescio del velo

Nei tardi anni Settanta le ragazze che eravamo d’un tratto si tolsero minigonna e jeans attillati per indossare lunghe gonne fiorate. La gonna femminista dilagò nelle scuole e nelle università e non vi fu preside o professore che riuscì ad avere ragione di questo segno ostentatorio. Non tutte forse ne erano consapevoli ma quel modo […]

I forzabuddisti

Il buddismo, come si sa, gode nei paesi europei di un certo seguito e anche di certa tolleranza, ben lontana dall’antipatia, l’ostilità e il rifiuto di cui sono oggetto l’islamismo, ça va sans dire, e finanche talune confessioni cristiane non cattoliche. Il che è un’ulteriore smentita, se mai ve ne fosse bisogno, del pregiudizio secondo […]

Una cornice chiamata Islam

Una cornice chiamata Islam ANNAMARIA RIVERA E’ destino o vocazione del nostro paese ripercorrere tardivamente e inconsapevolmente strade già battute da altri, ed eventualmente abbandonate. Le recenti sortite di cardinali, cui si inchinano “noti politologi” di fede laica, sulla radicale non-integrabilità degli immigrati musulmani, e l’inquietante temperie sociale in cui si iscrivono, sembrano una riedizione […]