Autore: Annamaria Rivera

Una buona legge ma poco coraggiosa

Un netto passo avanti se il paragone è con le aberrazioni della Bossi-Fini, un passetto deciso ma un po’ corto, se il riferimento è al Testo unico: così, assai sinteticamente, si potrebbe valutare la legge delega Amato-Ferrero. Conviene ricordare che la prima aveva reso ben più restrittive, vessatorie, repressive le condizioni dettate dalla Turco-Napolitano. Ma […]

Vite di «sans papiers» nelle regioni italiane

Lo ammettiamo: Viaggio nell’Italia dell’immigrazione (Roma 2007), libro che prende spunto dagli incontri nelle regioni del ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero, è una piccola sorpresa. Ci aspettavamo una pubblicazione convenzionale, ingessata, autoincensatoria; questa ha invece uno stile quasi-etnografico, costruita com’è con il contributo delle associazioni che lavorano sul campo. Comparsa come supplemento del settimanale […]

La perversione del linguaggio politico della sinistra

«Quanto più si dissolve l’aspettativa razionale di un mutamento reale del destino della società», tanto più rispettosamente i dirigenti «venerano gli antichi nomi: massa, solidarietà, partito, lotta di classe». Così scriveva Adorno in uno dei frammenti di Minima Moralia. Basta eliminare «lotta di classe», caduto in disuso, ed aggiungere «nonviolenza», «pace», «movimenti» perché quel lucido […]

L’Italia del grande cinema rimuove il nostro razzismo

Perché la filmografia italiana più recente non sa rappresentare gli Altri? Perché continua ad essere efficace quando racconta l’emigrazione italiana (si pensi all’intenso «Nuovomondo» di Crialese) e per lo più fallisce quando si cimenta con l’impresa di narrare l’immigrazione in Italia? Com’è possibile che ancor oggi, dopo un trentennio di ricerca storiografica sulle guerre coloniali […]

Antisemitismo, con delitto

Il fatto di cronaca, avvenuto di recente nella regione parigina, è ben noto e, per quanto atroce, forse sarebbe stato presto archiviato dai mass media se la vittima non fosse stata un giovane ebreo: Ilan Halimi, sequestrato per ventitrè giorni e torturato a morte da una banda di giovani balordi, che avevano tentato invano di […]

Gli scarti sociali in rivolta

Ora che nelle banlieues i fuochi sono spenti, il rischio che corriamo è d’essere sommersi da una valanga di commenti e analisi. Com’è accaduto per i ricorrenti affaires del «velo», anche i tumulti d’autunno stanno ispirando un’ipertrofia mediatica che non è sicuro giovi alla loro comprensione. Ognuno, infatti, si esercita a leggere in questo spontaneo […]

Cpt, gli eufemismi che velano gli orrori

S e si volesse tracciare una storia dei Cpt, sarebbe opportuno ripercorrerla fin dagli esordi, per comprendere come e perché sia nato questo mostro giuridico, inedito nella storia della repubblica italiana fino al 1998, quando venne istituito dalla legge detta Turco-Napolitano. In questa sede ci limitiamo a ricostruire un frammento della sua storia semantica, per […]

Con l’arma impropria dell’universale

Apartire dal fatidico 11 settembre, uno spettro è tornato ad aggirarsi per l’Europa: il «relativismo culturale». In Italia soprattutto, non v’è articolo, commento, intervista su controversie riguardanti i rapporti fra «noi» e gli «altri» che non si apra o si chiuda con un’invettiva contro il relativismo. Che si tratti della questione del foulard detto islamico […]

La legge francese che divide e il rifiuto comune di ogni interferenza

Alma e Lila Lévy, cittadine francesi di sedici e diciotto anni, sono state espulse, a ottobre del 2003, da un liceo di Aubervillers, comune «rosso» della banlieue parigina, per essersi rifiutate di togliere il velo islamico. Il caso delle due sorelle, figlie di un avvocato ateo, comunista, di famiglia ebraica e di un’insegnante d’origine algerina, […]

Libere per legge? Il rovescio del velo

Nei tardi anni Settanta le ragazze che eravamo d’un tratto si tolsero minigonna e jeans attillati per indossare lunghe gonne fiorate. La gonna femminista dilagò nelle scuole e nelle università e non vi fu preside o professore che riuscì ad avere ragione di questo segno ostentatorio. Non tutte forse ne erano consapevoli ma quel modo […]