Non v’è giorno in cui il ministro dell’Interno, col consenso tacito o aperto dei suoi lacchè di governo, non ci riservi qualche perla razzista, secondo il consueto stile aggressivo, smodato, grevemente sarcastico. Salvo poi fare, rare volte, qualche piccolo, apparente passo indietro allorché l’abbia sparata troppo grossa perfino per i suoi docili alleati a cinque […]
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